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lunedì 13 dicembre 2010

Ricette di Natale: il capitone


capitonefrittoIl capitone è la ricetta di Natale tipica di ogni famiglia napoletana. Non c’è vigilia di Natale a Napoli dove non si mangi il capitone. Si tratta di una specie di grossa anguilla dalle carni molto grasse ma dal sapore insuperabile! La ricetta di Nataletradizionale vuole che il capitone arrivi a casa ancora vivo.  Lo si lascia quindi in attesa della sua ora in un secchio, in una bacinella o in una vasca da bagno. Nei ricordi di Natale di  ogni bambino napoletano c’è sempre un capitone che nuota felice e ignaro del suo destino nella vasca da bagno con cui giocare. Prima che arrivi la mamma e porti il capitone in cucina una volta arrivata l’ora fatale.
Come si uccide il capitone?
Tradizione vuole che venga afferrato  con una mano sulla coda e una al collo e venga sbattutto con la testa sul marmo fin quando non muore. Morte cruenta. E  non sempre nelle cucine moderne  c’è un tavolo di marmo su cui sbattere la testa del capitone.  Un’altra idea sarebbe buttarlo nell’acqua bollente e farlo morire così. Solo che il capitone è viscido e se non tenuto fermo potrebbe sgusciare fuori dalla pentola e ci troveremmo così a rincorrere il capitone per tutta la cucina.  La cosa  più pratica è sicuramente procedere senza troppi scrupoli alla sua decapitazione.  Procuriamoci un bel coltello affilato e diamo un colpo secco al collo, cercando di non guardare negli occhi il povero capitone.  Buttiamo subito via la testa e procediamo alla sua sviscerazione. Attenzione che una caratteristica del capitone è il suo continuare a muoversi  ancora anche da morto, quindi non facciamoci impressione, è normale, non è che ci troviamo di fronte a un capitone riposseduto. Procediamo alla sua sviscerazione con una lima Una volta sviscerato, lavato e asciugato lo posiamo su carta da cucina assorbente per eliminare l’acqua in eccesso. A questo punto il capitone è pronto per essere cucinato.
Come cucinare il capitone?  
 Come si dice a Napoli la morte del capitone è “indorato e fritto”.   Si  taglia il capitone in trance di circa dieci centimetri e le si infarinano da entrambi i lati, si friggono in abbondante olio, si lasciano asciugare sulla carta assorbente, si insaporisce con foglie di alloro e si servono caldissime.
 E per accompagnare?  Ovviamente un bel vino campano!  Stappiamo un Greco di Tufo e allora il capitone troverà davvero la morte sua…
E buon Natale a tutti! E anche al povero capitone sacrificato al Natale.

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