Viaggiare nonostante la crisi. Come risparmiare?
In tempo di crisi si taglia, è risaputo. Si limitano le spese, soprattutto quelle non fondamentali, si acquista meno, si diradano le sedute dal parrucchiere, o le serate al cinema. Si rinuncia, in sostanza, a molte di quelle piccole concessioni che ci rendono la vita più confortevole, più colorata e saporita. Ma è proprio indispensabile?
Se possiamo attendere i saldi per regalarci quel paio di stivali visti in vetrina, o decidere che quelli che abbiamo possono andare bene ancora una stagione, il discorso è diverso quando si tratta di muoversi di meno e dirinunciare alla dimensione
Staccare la spina, prendersi una pausa, non è un’attività frivola, ma un momento necessario. Per ricaricare corpo e mente respirando un’aria diversa, per uscire dal quotidiano con le sue scadenze, i tempi da rispettare, gli orari fissi e il ritmo che sosteniamo non senza affanno.
Il viaggio, la piccola o grande pausa fuori casa, è un bisogno importante, vale la pena difenderlo, dal momento che il benessere che può regalarci è importante e insostituibile.
Soprattutto, non è detto che si debba proprio rinunciare. Grazie alla vastità e alla flessibilità dell’offerta turistica, le strade che portano a una vacanza a piccoli prezzi sono molte, basta un po’ di attenzione e di buona volontà per scoprirle. L’agriturismo nasce come alternativa economica, oltre che ecologica, all’albergo tradizionale. E, se i servizi offerti dagli agriturismi si sono ampliati tanto da non fare notare la differenza, i prezzi restano più abbordabili, e il trattamento più familare, personale.
Questi i motivi per cui sempre più italiani scelgono ogni anno un agriturismo per le vacanze lunghe o per i week end fuori porta. Con un po’ di intraprendenza e di strategia la vacanza può essere ancora più conveniente.
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