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mercoledì 1 dicembre 2010

Proposta: Celi 3, 2o testo su Genitori e Figli

Amico immaginario: fantasia o disagio?

Cosa fare se scopriamo che nostro figlio mentre gioca, parla e litiga con un amico invisibile? L'amico immaginario è una figura frequente nei bimbi in età prescolare per cui non bisogna preoccuparsi

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Redazione PianetaMamma - 15 novembre 2010
Cosa fare se scopriamo che nostro figlio mentre gioca, parla e litiga con un amico...invisibile? L'amico immaginario è una figura frequente nei bimbi in età prescolare e, a parere degli psicologi, si tratta di una creazione positiva dell'immaginazione del bambino per cui non bisogna preoccuparsi.

Il nostro piccolo al rientro dalla scuola o mentre gioca e fa i compiti, o la sera dopo che lo abbiamo messo a nanna, parla e litiga con un peluche o con un particolare giocattolo o con un amico invisibile, noi stupite e un po' preoccupate domandiamo, chiediamo spiegazioni, all'inizio rimaniamo un po' basite e talvolta preoccupate per l'invenzione di questa figura inesistente, ma attenzione a non commettere errori con il bimbo. Non è impazzito, sta solo attraversando una fase che interessa il 60% dei bimbi tra i 3 e i 9 anni circa, dove il bimbo ricrea nella figura immaginaria una figura particolare che può essere la mamma, un fratello, un amico ecc., e nella quale ripone le proprie ansie, paure e preoccupazioni.


Le cose da evitare

Prima di tutto, sbagliatissimo prendere in giro il bambino che sostiene di avere una “compagnia” che gioca e chiacchiera con lui, alla quale avrà anche dato un nome più o meno familiare. Quindi non umiliare il bambino con sciocche prese in giro dove sosteniamo che è un bugiardo, che si è inventato tutto e che il suo amico non esiste ma non eccediamo neanche al contrario, enfatizzando la figura dell'amico invisibile. Semplicemente, comportiamoci come se ci fosse realmente senza eccedere. Evitando di avere comportamenti sbagliati, l'amico immaginario com'è arrivato se ne andrà e una volta superato il periodo scomparirà spontaneamente. Piuttosto sarebbe importante cercare di parlare con il bambino e cercare di capire se c'è qualcosa che al momento lo turba, se è preoccupato per qualcosa ecc.

Perchè l'amico immaginario...

Sebbene gli psicologi ci tranquillizzino dicendo e ribadendo che l'amico immaginario rappresenta una fase della vita dei bimbi tra i 3 e i 5 anni e che questa è considerata normale ,è bene conoscere il perchè a volte i bimbi si creino questa figura. Bimbi che soffrono di solitudine, che soffrono per la lontananza di mamma e papà, che stanno superando un momento difficile come grandi cambiamenti, la nascita di un fratellino, l'inserimento alla scuola materna in cui hanno maggior bisogno di attenzioni, di essere compresi e coccolati, e se gli adulti non hanno abbastanza tempo, chi meglio di un amico immaginario sempre pronto ad assecondarci ed accontentarci, senza contraddirci, lo può fare? Questa figura potrà essere simile alla mamma, al papà, ad un amico o a qualche figura che il bimbo sente meno vicino e della quale per un motivo o per un altro, ne sente la mancanza. Ad esempio, se la mamma lavora tutto il giorno, probabilmente l'amico immaginario ricoprirà il ruolo della mamma nelle ore in cui è distante dal suo bambino, oppure nei bambini figli unici, che l'amico immaginario ricopra la figura del fratellino/sorellina che desiderano ma che non hanno o ancora nei bambini primogeniti ai quali nasce un fratellino o una sorellina e che quindi perdono la “priorità” e tutte le attenzioni dei genitori, concentrati nel nuovo arrivato.

Chi è l'amico immaginario?

Spesso la figura dell'amico immaginario prende le caratteristiche di una persona affettivamente vicina come la mamma o un amico ecc., ma altre volte è una figura dotata di poteri e capacità sovrumane, ovvero un "supererore", capace ad esempio di volare e fare altre cose che realmente non è possibile fare e di aiutare il piccolo anche in quelle situazioni in cui ci vorrebbe davvero un aiuto magico

Quando preoccuparsi

Mamma e papà devono iniziare a preoccuparsi se il bimbo, a 10/11 anni continua a mantenere viva la figura dell'amico immaginario, escludendo i rapporti reali e la socializzazione con i compagni e con i coetanei, mostrando un carattere chiuso e difficoltà a relazionarsi con gl altri bambini. In quei casi è meglio consultarsi con il pediatra e , se necessario, con uno specialista che studia i disturbi del comportamento

Dal mondo dei cartoni animati...

Anche nei cartoni animati è presente la figura dell'amico immaginario; proprio ieri mentre guardavo una puntata di Charlie e Lola assieme ai miei bimbi, cartone trasmesso su un canale digitale, ho preso spunto per prendere qualche informazioni sull'amico immaginario. Ho notato infatti che anche la piccola protagonista Lola, ha un amico immaginario di nome Soren Lorenson che le fa compagnia quando è sola, quando la mamma e il fratellino non le possono dare le attenzioni che lei desidera e che richiede, quando la sua amichetta Lotta non può giocare con lei e in tutte quelle situazioni in cui Lola ha bisogno di un amico che la capisca, che le dia un consiglio e che le stia vicino, perchè no, anche litigando. 
E se guardiamo bene, agli occhi della bimba, che caratteristiche ha la figura immaginaria?Il fratellino Charlie! Persona che probabilmente la bimba stima molto ma della quale talvolta sente la mancanza e la lontananza, vista la differenza di età e la diversità dei loro interessi, visto che spesso lo stesso fratellino, liquida la piccola Lola per andare a giocare con i suoi amici o per fare le sue attività abituali

Ingrid Busonera

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