di paura, perché non capivo questa richiesta. Lui... gli ho detto che era lì, lui è uscito mettendosi la mano dietro il giaccone, uscendo, chiedendomi di dargli le chiavi. Io so no venuto dietro di lui; uscendo ho notato immediatamente che la cassaforte era stata svuotata, così come alcuni cassetti. A quel momento mi sono anche reso conto ...un dettaglio, che tutti e due avevano il viso scoperto, parlavano tranquillamente il loro dialetto, la... qualcosa mi ha procurato un’ulteriore preoccupazione. Gli ho indicato le chiavi che erano qui, che lui ha preso e ha messo in tasca. A quel punto ho pensato che vadano via allora ho detto “Guardate che ci sono due telecamere che vi guardano in diretta, fra un minuto o due sarà qui la polizia”. ...Ho sentito che uno diceva “no, abbia mo ancora uno minuto e mezzo – due”, l’altro diceva “andiamo”, insomma alla fine la cosa non aveva dato il risultato che io mi aspettavo. Ho indicato quella telecamera, il primo rapinatore si è voltato, io ho approfittato di quel momento per pigiare il bottone del 113, aprire il tiretto ed estrarre la mia rivoltella, puntandogliela addosso, urlando allo stesso tempo “andate via, andate via, che vi ho aperto la porta”. Lui si è voltato, contrariamente a quello che io mi aspettavo, mi si è buttato addosso, dicendo “cosa vuoi fare con quel giocatolino?”. Io sono retrocesso fino a entrar qua nel retro, ho pensato “sparo qualche colpo per fagli vedere che non è un gioco”. Ho sparato tre colpi; a quel punto lui si è chinato muovendo il braccio, allora ho detto “devo sparargli ad dosso” e ho sparato il quarto colpo (che era il pallino)... con il quale ho ferito tutti e due. Il quinto colpo si è ficcato qua dentro. A quel punto lui si è girato, ha scavalcato il suo compare che si era casciato e, a costole sulla porta, è uscito. Lui si... anche lui è corso dietro. A quel
punto, però, quando è arrivato alla porta, si è casciato e si è di steso lì. Io ho lasciato qui la mia rivoltella e sono corso subito fuori, praticamente a ruota del primo, urlando “chia mate un’ambulanza, un’ambulanza!”. Io sono tornato dietro imm e diatamente, gli ho preso una mano, l’ho stretta forte, poi gli ho accarezzato la fronte, gli ho detto “tieni duro, che ho già chiamato l’ambulanza.”
CHIAVI
1b, 2c, 3b, 4d, 5b, 6c
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