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mercoledì 23 maggio 2012

Beppe Servegnini: Scegliendo tavolo al ristorante




Se qualcuno avesse dubbi sulla pazienza delle donne, osservi una coppia all'ingresso di unristorante. Lui apre la porta per lasciarla entrare (errore: la regola di cedere il passo, nei locali pubblici, non vale).  Poi occorre scegliere il tavolo.  Per quasi tutti gli uomini italiani (compreso ilsottoscritto) si tratta di un'operazione complessa, densa di significati e gravida di perdite di tempo.
 Lui osserva, riflette, sceglie, cambia idea, sceglie di nuovo, scarta, accetta, mugugna, protesta. Lei sorride indulgente. Un tempo aveva provato a dire la sua, ma era stata ignorata e/o contestata. Oggi lascia fare, e approfitta del momento di pausa per chiedersi qual è il senso della vita, oppure se le è sceso il trucco. 
 La scelta del tavolo è un'area dove il femminismo non ha fatto breccia; le donne sono troppo intelligenti per battersi per così poco. Il guaio è che, quel poco, a noi sembra moltissimo. La scelta del tavolo mostra di che pasta siamo fatti. 


Ci sono gli Accomodanti, che accettano di buon grado quello che viene loro proposto (ne conosco tre, uno a Udine e due a Torino). Ci sono gli Idiosincratici:  mai vicino alla cucina, e mai in vista del bagno (essi ammettono la necessità di entrambi i locali, ma non vogliono riconoscerne l'esistenza). Ci sono i Pistoleros: pranzano solo con le spalle al muro, e vogliono averela situazione sotto controllo. Ci sono gli Spigolosi, che pretendono tavoli d'angolo (il loro sogno èun locale ottagonale, ma poi direbbero che gli angoli sono ottusi e poco intimi).  Ci sono i Curiosi: amano sedersi dove possono vedere; e i Vanitosi, che scelgono posizioni dove vengono visti. Ci sono i Pentiti, che si rovinano il pasto pensando d'aver sbagliato tavolo; gli Invidiosi, che guardano con cupidigia il tavolo del vicino; e i Vendicativi, che maltrattano il cameriere il quale, giustamente,non capisce perché. E poi ci sono le Donne, che ci osservano, sorridono e pensano: com'è possibile che siano statigli uomini, fino adesso, a comandare il mondo?






Da: Manuale dell' uomo domestico - Beppe Servegnini

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