Ένα υπέροχο ποίημα, γραμμένο το 1901 αλλά εμπνευσμένο μεταξύ των ετών (1897-1898), περιλαμβάνεται στην συλλογή Canti di Castelvecchio
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
lΰ sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume lΰ nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
trovando giΰ prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'θ spento . . .
Θ l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicitΰ nuova.
Nessun commento:
Posta un commento