24. Sud Africa
Voci due: primo giornalista (G1), seconda giornalista (G2)
G1 Ecco, quanto la gente si aspetta che cambi con le elezioni attuali?
G2 Moltissimo. Si aspettano tutti che cambi molto, soprattutto sul piano del le pro -
spettive. Non c’è..., credo che molta gente abbia capito che il cambiamento non
sarà molto veloce e cioè ci saranno alcuni anni, ci vorranno alcuni anni perché le
cose migliorino sul piano pratico. Però c’è un miglioramento di speranza direi,
cioè molta gente ritiene che adesso si possa cominciare a ricostruire questo paese
che è un paese del resto molto bello, e che ha vissuto degli anni assolutamente
tragici e che adesso, invece, ha una situa zione con tanti problemi, con tante difficoltà,
però di speranza sostanzialmente. Infatti, nelle strade di Soweto, lunedì se -
ra, soprattutto quando poi la N.C. ha annunciato la propria vittoria, che è un po’
una vittoria anche di tutti quelli che hanno creduto in una sorta di giustizia gene -
rale, c’erano nelle strade di Soweto, ci sono stati cortei spontanei, ci sono stati fuochi,
danze intorno ai fuochi, ecc., insomma non solo a Soweto, voglio dire, Soweto
perché, lo dico perché è conosciuta tra tutte le town-ship sia nella zona dove
sto io qui a Johannesburg, sia nella zona del Capo; era una cosa molto molto spon -
tanea; perché non era per niente organizzata.
G1 Certo, tu dici, io ne approfitto anche per chiedere, visto che siamo in collegamen -
to, sia Veronesi, che Boccitto, che a Barbara Ramazzotti, se vogliono rivolgere
delle domande. Tu dici che la gente ha abbastanza una prospettiva a medio termine.
Ma in realtà continua a essere stridente l’idea che in fondo questo è il paese
di gran lunga più ricco e potenzialmente più florido di tutto il continente africano.
E che, invece, ha una dimensione non soltanto io credo legata al problema del -
l’Apar theid, ma comunque una dimensione di povertà drammatica a veder le im -
ma gini che spesso ci giungono.
G2 Ma ha una dimensione di povertà incredibile e devo dire che le immagini di solito
sono riferite a situazioni urbane, in cui la povertà è estrema, ma non è così forte
come in certe zone rurali, del resto, però... ed è molto stridente senz’altro perché
è una cosa quasi, quasi incomprensibile, impossibile da spiegare; la diversità che
c’è tra le zone bianche, dove si vive in condizioni direi occidentali, con lo stesso
livello di tecnologie disponibili, con lo stesso livello di comodità ecc., e il terzo
mondo, che è il piccolo insomma, cioè quello che ci aspettiamo come terzo mon -
do che si trova a distanza di 5 km l’uno dall’altro, insomma.
CHIAVI
1. 1a, 2a, 3d, 4c
2. 1. piano delle prospettive, 2. a ricostruire questo paese, 3. per niente organizzata,
4. tutto il continente africano, 5. certe zone rurali, 6. l’uno dall’altro
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