Ladri di biciclette
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| (Vittorio De Sica) |
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Il film, girato con un'ampia partecipazione di attori non professionisti, è basato sulromanzo (1945) di Luigi Bartolini adattato al grande schermo da Cesare Zavattini.
Τrama
Roma, secondo dopoguerra: Antonio Ricci (Lamberto Maggiorani), un disoccupato, trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare, però, deve possedere una bicicletta e la sua è impegnata al Monte di pietà, per cui la moglie, Maria deve impegnare le lenzuola per riscattarla. Sfortunatamente, proprio il primo giorno di lavoro, la bicicletta gli viene rubata mentre incolla un manifesto cinematografico. Antonio rincorre il ladro, ma inutilmente. Andato a denunciare il furto alla polizia, comprende che le forze dell'ordine non potranno aiutarlo nel ritrovare la bicicletta. Tornato a casa disperato e amareggiato, coinvolge nella ricerca un suo compagno dipartito che mobiliterà i suoi colleghi netturbini che all'alba, insieme a lui ed a suo figlio Bruno, che pure così piccolo lavora ad un distributore di benzina, andranno a cercarla a Piazza Vittorio prima e a Porta Portese poi, dove tradizionalmente allora, e dicono anche oggi, andavano a finire le cose rubate.
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Stravolti dalla stanchezza Antonio e Bruno aspettano l'autobus per tornare a casa quando il padre vede una bicicletta incustodita che tenterà di rubare ma sarà subito fermato e aggredito dalla folla. Solo il pianto disperato di Bruno, che muove a pietà i presenti, gli eviterà il carcere.
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