L'appartamento - superficie media, cento metri
quadrati - è la nostra tana. Avete in mente gli scoiattoli? Trovano un buco accogliente,
lo riempiono di provviste e vanno in letargo. Noi, lo stesso: ci chiudiamo
dietro le nostre porte blindate, circondati di cose, e restiamo lì ad
auscultare il mondo. Ogni tanto ci azzuffiamo con gli altri scoiattoli.
Per capire la cupa meticolosità che mettiamo in certe discussioni,
dovete conoscere la definizione giuridica: il condominio è «una figura
particolare di comunione che si esplica nelle parti comuni di un edificio». Non
è soggetto a scioglimento: la comunione perciò viene detta «forzosa».
Aggettivo impeccabile. È l'aspetto obbligatorio, infatti, che complica la
convivenza. In America due vicini possono litigare per un prato malrasato, in
Germania per un odore molesto, in Inghilterra per una siepe, in Svizzera per un
cane irrequieto. In Italia, i condòmini dispongono di un arsenale di pretesti.
Il catalogo è questo: ripartizioni delle spese, che generano
sospetti; danneggiamenti, che sembrano dispetti; infiltrazioni, che suscitano
ipotesi leggendarie; auto parcheggiate male, che irritano chi rincasa per
ultimo. Seguono: installazione di antenne e parabole,
immondizia fuori posto, porte che sbattono nella notte.
Il condominio crea
nuovi tipi umani. C'è il Condomino Callido: non si presenta in assemblea,
facendo mancare il numero legale. C'è il Condomino Avvocatesco, che non è quasi
mai un avvocato: ha solo un'infarinatura legale e si presenta col codice sotto
il braccio. C'è il Condomino Miope: si accorge della lampadina fulminata solo
se è davanti alla porta di casa sua. C'è il Condomino Tribuno: ama sollevare la
Scala A contro la Scala B, rivendicando misteriosi diritti di primogenitura. La cosa interessante è che qualcuno gli dà retta. C'è la
Condomina Rissosa, che conosce a memoria il regolamento, grida «Voglio che sia
messo a verbale quanto dico!», e poi denuncia tutti. Quasi sempre il giudice
propende per la compensazione delle spese legali, e lei ci rimette comunque dei
soldi: ma non le importa, perché la lite le ha fornito una ragione di vita. Ho
saputo di un intero condominio in causa
con l'inquilino dell'ultimo piano il quale, preoccupato per i costi del
riscaldamento a metano, ha costruito un camino e ha installato un montacarichi per portar su la legna,
tagliata di notte con la sega elettrica nel locale garage. Sembra il preambolo
di un racconto dell'orrore: sarebbe interessante sapere come va a finire.
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